La 47° serie di Musicainsieme si presenta con alcune novità rilevanti, nei contenuti, non nell’impianto di base, che rimane la valorizzazione dei giovani talenti espressi dai Conservatori italiani ed europei.
Innanzitutto il concerto d’apertura, che diviene quest’anno un racconto accompagnato dalla musica: sarà la storia del pianista ebreo polacco Wladyslaw Szpilman, reso celebre dal film di Roman Polanski, riscritta dal giornalista e drammaturgo Stefano Valanzuolo, ad intrecciarsi con pagine pianistiche che
furono probabilmente anche nel repertorio di Szpilman stesso. Ad interpretarle Francesco Nicolosi, uno dei maggiori pianisti italiani degli ultimi decenni, detentore di premi e riconoscimenti internazionali del massimo livello.
Ovviamente questo concerto è collegato, se pur con qualche giorno di ritardo, alla Giornata della Memoria, che in questo periodo storico necessita sicuramente di essere celebrata senza fraintendimenti politici. Anche l’ultimo appuntamento del cartellone si connota per una valenza sociale oltre che musicale: la tesi vincitrice del Premio Musicainsieme 2023 è l’opera corale “Requiem per una donna” della giovane friulana Marianna Acito, per coro, solisti e due pianoforti, dedicata a tutte le donne vittime di femminicidio.
Il concerto e la consegna del premio si terranno all’ex Convento di San Francesco il 10 marzo, non a caso due giorni dopo la Giornata Internazionale della Donna, con la partecipazione del Coro del Friuli Venezia Giulia.
Ma si prospettano di alto livello artistico anche gli altri concerti “tradizionali”: la vincitrice del Premio del Conservatorio di Milano, il soprano statunitense Ingrid Kuribayashi, originaria delle Isole Bermuda, offrirà una brillante selezione di arie d’opera, accompagnata dal pianista coreano Chaeyoon Na, allievo dell’Accademia della Scala; il TRN Trio, composto da tre studentesse dell’Accademia di Lubiana, proporrà un programma che spazia dal classicismo di Haydn, al romanticismo di Dvořák per arrivare a pagine contemporanee del finlandese Turriago e dello sloveno Mlakar.
E infine un originale concerto con l’arpista giuliana Paola Gregoric, una delle migliori strumentiste uscite dalla celebre scuola di Patrizia Tassini al Conservatorio di Udine, ora allieva della Civica Scuola di Musica “Abbado” di Milano, che si appresta a partecipare ad uno dei concorsi per arpa più selettivi del mondo, quello di Tel Aviv.
Franco Calabretto e Eddi De Nadai, Direzione Artistica