Elsa Giannoulidou mezzosoprano Konstantinos Diminakis direttore Musiche di A. Dvořák, S. Kouyioumtzis e Inni Bizantini
La Orpheus Kammerorchester Wien nasce per opera del giovane prominente direttore greco Konstantinos Diminakis, che ne ha fatto anche espressione della comunità greca nella capitale austriaca. Il programma accosta ai Lieder Biblici di Dvorˇák un significativo lavoro del compositore greco Stavros Kouyioumtzis, scomparso nel 2005, in cui la moderna ricerca armonica affonda le proprie radici nella tradizione bizantina e in quella popolare del Peloponneso.
Monodramma in musica di Grigory Frid prima versione italiana assoluta, traduzione di Rino Alessi consulenza musicale di Eddi De Nadai nel 70° anniversario della morte di Anna Frank e della fine della Seconda Guerra Mondiale
Štefica Stipančević soprano Irina Milivojević pianoforte Dimitre Goueorguiev Ivanov contrabbasso Tomaž Vouk percussioni Aleksandar Spasić direttore Rocc regia e scene Jasmin Šehić lighting designer Irina Milivojević maestro collaboratore Tomaž Čibej direttore di scena Strumentisti dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Lubiana Allestimento scenico del Teatro dell’Opera di Lubiana
Nel 2012 “Il Diario di Anna Frank” di Grigory Frid fu l’opera di un compositore vivente più eseguita al mondo in assoluto. Affidandoli ad una sola voce di soprano accompagnata da un piccolo ensemble strumentale, Frid trasforma i momenti salienti del tristemente famoso diario della ragazzina tedesca in ventuno episodi di fortissima valenza emozionale ed umana, rendendo più che mai coinvolgente la tragedia vissuta da Anna Frank, dalla sua famiglia e dall’intero popolo ebraico. L’allestimento minimalista del Teatro sloveno intende realizzare proprio il piccolo spazio dove Anna rimase nascosta per due anni prima dell’arresto e della deportazione nel campo di concentramento dove morirà di tifo meno di un anno dopo.
Ensemble vocale Ottava Nota Ensemble strumentale Ad Maiora Alessandro Arnoldo direttore Musiche di Respighi, Loro
In questa Lauda dedicata al conte Guido Chigi, i cui testi sono tratti da una raccolta anonima intitolata Lauda umbra, tradizionalmente attribuiti a Jacopone da Todi, sono meravigliosamente espressi due aspetti molto caratteristici della personalità di Ottorino Respighi: un profondo senso della religione e dell’umanità, e l’amore per le forme artistiche del passato che egli fa rivivere nella sua musica di suprema maestria. Completa il programma ancora una prima esecuzione di un brano commissionato dai Festival di Pordenone in partnership con Trento e Bolzano, su testi di Padre Turoldo.
Canti di culla dagli Appennini al Mare Marco Carnemolla, contrabbasso e basso acustico Maurizio Cuzzocrea, voce, chitarra battente e chitarre Carlo Gandolfi, piffero, piva e zampogne Franco Guglielmetti, fisarmonica Mario Gulisano, percussioni e scacciapensieri Maddalena Scagnelli, voce, violino e salterio
Il concerto è un viaggio nel repertorio dei canti dedicati al Figlio nelle tradizioni musicali, frutto del lavoro di ricerca di due gruppi attivi al nord e al sud Italia. Documenti sonori che dal repertorio del Monastero di Bobbio giungono fino all’Etna, la Muntagna al centro del Mediterraneo, dopo aver attraversato gli Appennini delle Quattro Province e della penisola calabrese. In un itinerario dal Medioevo alla ricerca etnomusicologica del XX secolo, sei musicisti diversi per geografia, ma simili per passioni, percorrono il canto d’amore per eccellenza, alla ricerca delle caratteristiche comuni nel tempo e nello spazio.
Sacra rappresentazione per soprano voce ed ensemble Musica di Filippo Bittasi Matteo Gatta libretto e drammaturgia Daniela Pini mezzosoprano Matteo Gatta voce recitante Ensemble Tempo Primo Andrea Berardi organo Mattia Dattolo direttore
In questa sacra rappresentazione ispirata alle Confessioni di Agostino di Ippona, la protagonista è Monica, la madre che non ha mai smesso di pregare per la conversione del figlio, un “figlio cattivo”, ritratto attraverso la lettura di passi di lettere di Agostino e soprattutto attraverso la riflessione che proprio la madre elabora rivolgendosi a Dio. Questa coproduzione tra i Festival di Ravenna e Pordenone, nasce dalla collaborazione tra due giovanissimi talenti ravennati, il compositore Bittasi e l’attore-autore Gatta. Tutti giovani anche gli esecutori, impegnati in un progetto di grande tensione concettuale.
Emanuela Battigelli arpa Piccolo Coro Artemìa Denis Monte direttore Musiche di Britten, Zuccante, Da Rold, Elberdin, Aernesen, Rutter
Ruota attorno al celebre capolavoro di Benjamin Britten, scritto nel 1942, il programma che vede protagonista uno dei più importanti cori giovanili del Nord Est. Le Ceremony sono una carrellata di canti popolari di carattere religioso, elaborati da Britten per coro e arpa concertante; i testi sono di anonimi medievali (carols) ma anche di autori moderni (Henry James tra gli altri). Emanuela Battigelli, nata in Friuli, è una delle più attive e apprezzate arpiste nel mondo.
Per la prima volta un recital pianistico, dedicato al monumentale ciclo composto nel 1944 da Olivier Messiaen, Vingt regards sur l’enfant Jésus, viene suddiviso in due matinèe, due ore e mezza di splendida musica. Così ne parla lo stesso Autore: “Più che in tutte le mie opere precedenti, ho cercato qui un linguaggio d’amore mistico, potente, tenero, talora brutale, in disposizioni multicolori”. L’esecuzione di Alfonso Alberti, vero specialista di questo repertorio, viene intercalata da suggestioni scritte e recitate da Luca Scarlini, noto scrittore e drammaturgo fiorentino.
Dalia Dėdinskaitė violino Gleb Pyšniak violoncello Vaclovas Augustinas direttore Musiche di Pärt, Skoryk, Vasks, Acito, Šenderovas, Juozapaitis
Una carrellata di composizioni che vengono dalla musicalissima regione baltica, con i capolavori di Arvo Pärt (assai significativo per questi tempi il suo De Pacem) accanto a nuovissime composizioni, appositamente commissionate ad un giovane lituano e a una giovanissima compositrice friulana. Inusuale l’incontro di violino e violoncello accompagnati dal Coro della Municipalità di Vilnius in un programma che verrà replicato nella loro città, come segno tangibile di un partenariato efficace e significativo, nel segno della promozione dei giovani talenti e delle nuove musiche.
Sandro Cappelletto voce recitante Musiche di Haydn, testi di Saramago
Il noto musicologo Sandro Cappelletto ha selezionato alcuni testi di Josè Saramago, tratti dal suo controverso e straordinario libro, Il Vangelo secondo Gesù, per fare da contrappunto al celebre capolavoro di Franz Joseph Haydn, del 1787: “Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce, ovvero, Sette Sonate con una introduzione ed alla fine un Terremoto”. Un concerto che risuona a distanza con il pezzo di Sofia Gubaidulina, quasi identico nel titolo, completamente diverso nel linguaggio musicale. Protagonista un giovanissimo e promettente quartetto d’archi sloveno.
ORE 20.00 INTRODUZIONE AL CONCERTO DI SANDRO CAPPELLETTO Le sette ultime parole: il Vangelo secondo Gesù di José Saramago incontra la musica di Franz Joseph Haydn
Il programma ruota intorno alla messa di Natale Ave maris stella di Josquin Desprez, di cui abbiamo da poco commemorato i 500 anni della morte nella XXVIII edizione del Festival. Questa messa è basata su un inno sul mistero dell’Annunciazione, il quale racconta che la Vergine Maria concepì il Figlio di Dio attraverso l’afflatus superi flaminis, il soffio di Dio o lo Spirito Santo. Completano il programma alcuni canti gregoriani e mottetti anonimi della preziosa collezione di manoscritti dell’Illustre Confraternita di Nostra Signora di s-Hertogenbosch, eseguiti da uno tra i più acclamati ensemble vocali olandesi.